
Tira sempre un vento che non cambia niente
mentre cambia tutto sembra aria di tempesta,
senti un po’ che vento forse cambia niente
certo cambia tutto sembra aria bella fresca.(Ligabue)
Blog sul mondo del lavoro, sul precariato e che vuole essere un punto di incontro per chi si avvicina al mondo del lavoro o per chi desidera raccontare le proprie esperienze lavorative, positive o negative che siano...
Bentornato Paolo :)
Cari amici,
Dopo più di un anno ho deciso di tornare ad aggiornare il
blog www.bloggers.it/movimentolaureati , da un lato perché mi sono
accorto che nonostante la mia assenza i contatti non sono mai
diminuiti, anzi si sono incrementati, da un altro lato quello che sta
accadendo in questi mesi non può essere ignorato. In seguito alla
richiesta della redazione di libero, avevo spostato il blog sul portale
libero, all’indirizzo http://blog.libero.it/tutticontenti . Continuerò
ad aggiornarli entrambi con gli stessi articoli. Da molti punti di
vista, siamo stati i precursori nel denunciare la situazione di disagio
nella quale versavano (e versano ancora) le nuove generazioni. I
giovani pagano gli errori commessi in passato, sono stati esclusi da
quasi tutti i diritti che per le generazioni precedenti erano ormai
acquisiti. Per diverso tempo ci siamo chiesti come mai gli italiani (mi
riferisco ai ragazzi) non protestassero mai nonostante gli abusi che
subivano. Alla fine molti giovani sono scesi in piazza, il motivo vero
non è la riforma Gelmini, la riforma Gelmini è soltanto la goccia che
ha fatto traboccare il vaso. Ricordo chiaramente quando, prima delle
elezioni, entrambi gli schieramenti politici parlavano di abbassare i
costi della politica attraverso la riduzione del numero dei
parlamentari ( e dei loro stipendi, una candidata della quale ometto il
nome, aveva persino proposto di portare lo stipendio di un
parlamentare a 1500 euro al mese), del numero dei comuni e si parlava
persino dell’eliminazione delle province. A distanza di pochi mesi i
tagli sono arrivati, ma non hanno riguardato i costi della politica
bensì l’istruzione e la giustizia. Chi ci rimette sono i precari,
ancora una volta: nell’Università i baroni non possono certamente
essere licenziati, non si può ridurre il loro stipendio, l’unica cosa
che si può fare è ridurre i posti di lavoro per i precari. La stessa
cosa vale per la scuola elementare, anche in questo caso molti
insegnanti precari si troveranno senza lavoro. In più, la crisi
finanziaria sta dimostrando chiaramente che il mercato non si regola da
solo, con buona pace di Adam Smith e degli economisti classici, così
molti stati occidentali hanno deciso di intervenire a favore delle
banche, questo, da un certo punto di vista segna il tramonto di molte
teorie liberiste. Probabilmente, in un momento come questo, sarebbe
necessario superare determinate ideologie e divisioni, e comprendere
che soltanto la diffusione di una cultura della solidarietà tra i
cittadini può portare ad un miglioramento della società. Tutti siamo
parte della società e quindi quando una persona subisce un’ingiustizia,
in un certo senso, tutti subiamo quell’ingiustizia, così come quando un
organo del corpo si ammala tutto l’organismo si ammala. Chiunque
volesse scrivere nel blog, in uno o in tutti e due me lo faccia sapere,
se volete pubblicare qualcosa mandatemelo via email. A presto.
Paolo
ha partecipato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
E’ stato stimato che il numero dei lavoratori precari in tutto il paese ammonta al 13% circa della forza lavoro (curioso che il gettito derivato dai contributi versati dai precari però sia una delle principali voci che determinano l'attivo dell'INPS: si stima che i lavoratori precari hanno finora contribuito con circa 33 miliardi di Euro, che sono stati impiegati per colmare il disavanzo dell’ente pensionistico –fonte Wikipedia).
Inoltre è stata citata la norma che prevede la “detassazione degli straordinari”
(che, a detta del Premier, non sarebbe stata ben recepita… come se tutti nella vita potessero fermarsi oltre l’orario di lavoro, quando per gli spostamenti, nel nostro paese, se va via, se va bene, un’ora fra andare e tornare dal posto di lavoro).
Non capisco come lo Stato e il Fisco permetta questa “truffa” nei propri confronti.
Un azienda che si comporta in questa modo froda il lavoratore e lo Stato.
E se il lavoratore cambia azienda ? Si ricomincia da capo, pare…
Questo tetto ha dei limiti, come potete vedere.
Il lavoratore “precario” non gode, a differenza dei suoi colleghi, degli stessi contributi,
della “tredicesima” e dell’eventuale “quattordicesima”, degli eventuali “premi di produzione”
e delle eventuali “convenzioni” spettanti ai dipendenti.
ma poi mi rendo conto che, forse, sarebbe troppo.
che vorrebbero solo vivere tranquilli e dignitosamente.
qualcuno che si impegni per ridurre l’altissimo numero di morti sul lavoro…
la compagnia area in difficoltà, la crisi finanziaria, gli impegni internazionali da rispettare…
lavoratori, sindacati, aziende…
Lei non mi conosce, ovviamente, mi chiamo Luca, sono un ragazzo di 29 anni
di Milano che ha avuto modo di vedere il suo commento su Beppe Grillo sul sito del Corriere.
In quell’ intervista lei ha detto che preferiva Grillo quando faceva il comico,
forse perchè allora disturbava meno di come disturba ora.
Ma sa quante persone oggi, sentendo parlare Grillo diranno...
"eh... quel rompicoglioni".
Ebbene signor Chiambretti, questo "rompicoglioni" però ha avuto il merito di smuovere un po' le acque e di denunciare parecchie cose che in questo paese non vanno.
Sarei curioso di sapere cosa pensa della Galbanelli (Report... conosce vero ? quella trasmissione su Rai Tre... si ricorda ? Ai tempi dei "cannoli"… dovrebbe ricordarsi… ),
Ovviamente lei non è un comico, ma una giornalista...
Però è una delle poche persone in Italia, oltre a Grillo, Travaglio e pochi altri a fare denuncia e informazione.
Personalmente, sono grato a Grillo per aver supportato i precari (il tema mi è molto a cuore perchè lo sono anch'io),
con il libro "Schiavi moderni" ha raccolto una serie di testimonianze sul mondo del precariato veramente toccanti.
Prima che ne parlasse Grillo, non mi pare proprio con un tono di voce da Hitler (chissà che risate si sarà fatto Paolo Rossi quando ha raccontato questa cosa), il precariato era un mondo sommerso.
Ora su questo tema si fanno film (si vada a vedere "Tutta la vita davanti"), si scrivono libri, si invitano esperti come Gallino a trasmissioni televisive
Le do un consiglio, attraversi il cortile dove registrate le sue puntate,
glielo dico perchè ho un' amico che lavora nello stesso complesso, è precario da 8 anni,.
Lavora un po’, lo lasciano a casa un mese, poi lo riassumono... tutto così... da 8 anni !!!
A lui piace Grillo, lo ammira, dice che snocciola cosa giuste.
Vada a fare due chiacchiere con lui, se vuole, le posso dare il nome.
E la sa una cosa ? Il suo datore di lavoro… è il vostro ex direttore !!!
Perciò io le dico, signor Chiambretti, a mio parere, il signor Grillo, lo preferisco ora !
Cordiali saluti
Luca
La strage di Torino (7 morti complessivi... responsabilità da accertare... sindacati assenti...)
chiude un anno drammatico dal punto di vista "sicurezza sul lavoro"
e che, a dire il vero, ha dato poche soddisfazioni dal punto di vista "progressi"
nel campo della sicurezza per i lavoratori e per la tutela dei lavoratori precari.
Il tema precarietà e sicurezza l'ha fatta da padrone sulla carta stampata,
dagli eccessi dell'articolo a favore del precariato su Panorama del 26 12 2007,
dove si citano casi di precari soddisfatti e contenti a articoli interessanti come quello
del 23 12 2007 sul Resto del Carlino, quotidiano di Bologna, dove veniva intervistato il ministro del lavoro Damiano sul tema tutela dei lavoratori precari (tetto dei 36 mesi per i contratti, cancellazione dello staff-leasing, innalzamento dei contributi previdenziali per i lavoratori a progetto, indennità di disoccupazione, innalzamento dei salari).
Ricordo che queste novità accennata dal ministro, sono dei "paletti" iniziali...
Molto occorre ancora fare...
Peccato che le previsioni sul tema sicurezza del nostro Presidente del Consiglio Prodi
("non accadranno più cose del genere" riferendosi alla vicenda Thyssen) sono state un po' troppo ottimistiche... Ci auguriamo che fatti di queste dimensioni non accadano davverò più, ma ogni giorno assistiamo a tante piccole tragedie.
Con la speranza che il 2008 possa portare, anche con il nostro piccolo contributo, delle concrete novità... buon anno a tutti.
E grazie, a chi fin ora si è mosso per partecipare (e anche a chi parteciperà) a questo blog.