martedì 29 dicembre 2009

Le mie "critiche" alla lege Biagi - Luc@



Vorrei rispondere, anche dal mio blog, a chi può aver considerato "eccessiva" la mia "critica" all'attuale stesura della legge Biagi presente sul blog Italians. Lo faccio riportando una lettera inviata in queste ore ad una lettrice del blog :

Buonasera,
preciso subito... la legge Biagi non è del tutto negativa...
ma bensì incompleta... ecco perché ho scritto "così com'è non va".

Attualmente anch'io lavoro grazie ad essa,
ma da ben tre anni nella stessa azienda e svolgendo praticamente un attività da dipendente
con le mie otto ore al giorno lavorate ( a dire il vero è da dieci anni che ho a che fare con questi contratti...).
Poi mi giro verso la mia collega, con la quale ho anche un ottimo rapporto,
la quale è assunta e percepisce due mensilità in più delle mie e beneficia di tutta una serie di vantaggi che il sottoscritto non ha...
Invidia ? Ma per favore...
D'accordo... anche un giorno verrà il mio turno... ne sono sicura Annalisa e mi creda... me lo merito.

Perché questa legge è stata così tanto utilizzata per far lavorare migliaia di giovani in aziende
a scapito dei contributi che andrebbero regolarmente versati ai lavoratori in quanto , a tutti gli effetti, svolgiamo un lavoro
da "dipendente" ?.
Perché mio padre ha dovuto corrispondere alla badante di mia madre, invalida, la tredicesima, e a suo figlio,
che lavora otto ore al giorno nella stessa azienda da tre anni nulla ?

Ma perché un azienda deve poter tenere a progetto o "in prova" una persona anni,
6 mesi non sono magari sufficienti ? Vogliamo proprio tutelare l'azienda ? Facciamo un 6 + 6 ?

Non credo di poter essere etichettato come presuntuoso,
semmai molto toccato da vicini dal problema, tanto che
il sottoscritto da anni scrive e si interessa al tema...
anche con un blog... http://unsassolinonellascarpa.blogspot.com/.

Ho anche preso carta e penna scrivendo a Marina Biagi e ottenendo risposta dall'illustre Pietro Ichino,
ottenendo una serie di puntuali precisazioni (copia del carteggio è presente sul mio blog).

Le poche conquiste e i molti diritti, credo proprio di poter dire, negati a migliaia di ragazzi nella mia stessa condizione
sono frutto di una politica disinteressata nei confronti dei giovani, e mi permetta di scrivere che spesso i grandi sindacati han guardato da un altra parte...

A stento i precari sono riusciti ad ottenere un minimo di copertura economica nel caso che i contratti non vengano riconfermati.

Le sembra, in fondo, molto ?

Cordialmente

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