mercoledì 25 novembre 2009

Chi paga le pensioni agli altri? I precari. Versano 8,3 miliardi e incassano nulla. - post dalla rete

Chi paga le pensioni agli altri? I precari. Versano 8,3 miliardi e incassano nulla. Cornuti e mazziati…

Il bilancio ufficiale dell'Inps dimostra che i profondi deficit di alcuni fondi e categorie sono coperti con i contributi dei para subordinati che in pensione per ora non vanno Ecco le cifre dei deficit, contributi e pensioni categoria per categoria

Chi paga la pensione, bassa ma sicura, ad agricoltori, artigiani, commercianti e pure ai sacerdoti? E chi paga la pensione, più ricca ma altrettanto sicura, a dirigenti di azienda, lavoratori del settore elettrico, trasporti e telefonico? Risposta ovvia: lo Stato, i rispettivi Istituti di Previdenza. Sì, sono questi che pagano. Ma con i soldi di chi? Risposta meno ovvia: con i soldi dei lavoratori precari. Sorpresi? Increduli? Fateveli passare stupore e scetticismo: è tutto scritto nel bilancio ufficiale dell’Inps.

Il fondo dei coltivatori diretti è in deficit crescente, da 4,9 a 5,2 miliardi di euro. Per deficit si intende la differenza tra contributi versati e pensioni pagate. Il deficit del fondo artigiani sale da 3,7 a 4,2 miliardi, quello del fondo dei commercianti sale da 373 a 702 milioni, quello del clero da 111 a 116 milioni. In attivo è il fondo dei lavoratori dipendenti, ma un attivo che smagrisce da 8,1 a 5,8 miliardi. Smagrisce perché il fondo dirigenti di azienda, ex Inpdai, è in deficit per 3,6 miliardi, di due miliardi quello degli elettrici, di 1,1 quello dei trasporti e di 961 milioni quello dei telefonici. Stanno tutti dentro il grande fondo lavoratori dipendenti, ma questi fondi di settore il grande fondo lo tirano giù.

E allora chi lo tiene a galla? Proprio loro, i precari, detti “lavoratori para subordinati”. Sono 1,6 milioni su 18,7 milioni di iscritti all’Inps e pagano di contributi il 25, 72% del reddito (nel 2010 il 26,72%). Pagano e non riscuotono nulla perchè pagano dal 1995, troppo presto perché qualcuno di loro possa essere già andato in pensione. Quindi con i soldi dei loro contributi si pagano le pensioni di chi in pensione è già andato anche se appartiene ad altre categorie. Infatti il sistema previdenziale è “a ripartizione”, vuol dire che le pensioni si pagano non con i contributi da ciascuno versati prima di smettere di lavorare ma con i contributi versati da chi sta ancora lavorando. I precari lavorano, poco. Pagano, tanto. E incassano per ora nulla e in futuro pochissimo. Però nel frattempo fanno tornare i conti dell’Inps, anche se non tornano quelli “sociali”, con la categoria più debole che paga le pensioni di quelle più forti.

I contributi versati dai lavoratori autonomi sono infatti in media il 20 per cento del reddito. Ne ricavano poco di pensione, tra gli oottomila e gli undicimila euro annui. Però per avere le stesse pensioni i lavoratori dipendenti pagano il 33 per cento e i precari, si è visto, circa il 27 per cento. Non bastasse, le pensioni erogate dai fondi in profondo deficit sono tra le più alte: 49 mila euro annui per i dirigenti d’azienda, 25mila per i telefonici, 24mila per il settore elettrico e 20mila per quello trasporti. In tutto circa 400mila persone.

Per adesso funziona così, per adesso…Fino a quando l’Inps, anche attraverso questi poveri che pagano ai meno poveri, continua a finire il suo bilancio annuale in attivo. Ma tra pochi anni o si aumentano i contributi pagati o si tagliano le pensioni o si va in pensione più tardi. A chi si aumenteranno i contributi? Per i precari è già previsto si salga fino al 28 per cento. Salirà ancora l’aliquota mentre quella degli altri resta al 20 per cento? E’ possibile abbassare pensioni da mille euro al mese? Quanto ci vorrà e si arriverà mai ad un’età effettiva e generale di 65 anni per andare in pensione? Per ora è possibile non rispondere a nessuna di queste domande scomode: i precari versano 8,3 miliardi all’anno e in pensione non ci vanno, ecco la “quadra”. Dunque precari e non solo, anche “cornuti e mazziati”.

Fonte: http://www.blitzquotidiano.it/economia/chi-paga-le-pensioni-agli-altri-i-precari-versano-83-miliardi-e-incassano-nulla-cornuti-e-mazziati-158237/

mercoledì 4 novembre 2009

"Di fronte alla crisi Noi investiamo" - Luc@



Con che coraggio l'AD della nota televisione che si rivolge proprio ai ragazzi può dichiarare di fronte alla crisi "Noi investiamo" ???.
http://archiviostorico.corriere.it/2009/novembre/02/Mtv_sfida_YouTube_con_mila_co_9_091102036.shtml
L'articolo, mi spiace criticare il giornalista Andrea Laffranchi non aveva un minimo di contraddittorio.
Ho conosciuto situazioni di amici sfruttati per anni, ragazzi che sono stati lasciati a casa in occasione della recente crisi).
Sul tema esiste anche un dettagliatissimo blog:http://mtvisnotsocool.blogspot.com/.
Non mi piace che una persona che amministra un azienda non garantendo i diritti fondamentali dei propri lavoratori vada in giro a rilasciare interviste, tenere conferenze o essere citato come un "guru" della comunicazione.
.