venerdì 7 ottobre 2011

A quando un referendum sulla legge per Biagi ? Luc@

Post pubblicato sul blog Italians di oggi, martedì 28 settembre.

Caro Beppe,
volevo trovare qualche parola incoraggiante per quel ragazzo, Christian Auricchio (“Generazione precaria”, 6 ottobre - http://bit.ly/qYzcoG) che ti domanda quanto ancora potrà durare la situazione dei precari nel nostro Paese. La tua risposta è sintetica, ma chiara: poco. E non riesco, mentre ti scrivo, credimi, a non pensare alle cinque operaie morte a Bari sotto le macerie per cercare, nel lavoro che svolgevano o forse solo nel salario che percepivano, un po' di respiro. Anche se ormai sono assunto a tempo indeterminato da un anno e, nonostante si faccia comunque una gran fatica, il posto fisso è davvero tutta un altra cosa. Chissà quanti Christian si pongono delle domande, cercano di capire se la vita è tutta in salita o se si può arrivare a conquistarsi un po' di tranquillità. L'amara verità Beppe, e che, per ora, dipende davvero tutto da noi. Quasi nessuno se sei precario ti aiuta. Le pacche sulle spalle, quelle, non mancano. I nostri politici che potrebbero provare a risolvere il problema concretamente non fanno nulla. Ce ne fosse uno, credibile, che mettesse il problema della precarietà al primo posto forse arriverebbe a prenderebbe anche parecchi voti. I sindacati,sai, troppo spesso mi sembra che guardino dall'altra parte e in certi ambienti preferiscono non muovere un dito. Eppure vi avevo riposto tante speranze, disattese. Affinchè arrivassi a togliermi qualche "sassolino dalla scarpa" nei confronti di chi ha utilizzato i contratti a progetto con tanta disinvoltura, ho dovuto cercarmi un onesto avvocato. Ma per uno che è risucito, almeno in questa fase della propria vita, a trovare un po' di serenità, quanti giovani dovranno andarci ancora di mezzo o aspettare chissà quanto per provare a vivere un futuro migliore? Gli anni passano e sul tema si sono spesi fiumi di parole, scritti, libri e girati film, c'è anche chi ci ha guadagnato su. Troppi individui, più o meno giovani, sono ancora li’ avvolti dall'incertezza.
E se arrivassimo,un giorno, ad un referendum sulla legge Biagi?