martedì 29 giugno 2010

La Cgil (forse) più vicina ai pecari - Luc@












Si potrà dire "finalmente!".
Susanna Camusso, futura leader della Cgil ha annunciato in un intervista sul Corriere di venerdì 25 giugno di voler impegnarsi maggiormente per i lavoratori precari(stimati in circa 2.500.000 al 2009).

Tra le misure che il sindacato ha intenzione di intraprendere ricordo la richiesta al governo di sgravi fiscali per 30 milioni di euro in due anni e un piano straordinario di ispezioni contro le aziende che non rispettano leggi e contratti.

Particolare attenzione è rivolta ai call center (proprio ieri lunedì 28 giugno si è tenuta a Roma alla presenza delle sigle Slc, Fistel-Cisl, Uilcom, Assocontact ma non un rappresentante del governo l'assemblea nazionale dei quadri e dei delegati dei call center in outsourcing): come disincentivo al precariato verrà chiesto che i committenti non possano presentarsi alle gare d'appalto con offerte che scendano sotto il minimo di retribuzione previsto dal contratto nazionale delle telecomunicazioni (16 euro l'ora + 1 euro per la sicurezza).

Obbiettivo altrettanto importante è anche quello di voler salvaguardare l'occupazione come condizione per poter accedere ad agevolazioni fiscali.

In cambio i lavoratori potranno mostrarsi disponibili a flessibilità aggiuntive per andare in contro alle esigenze delle aziende.

Fonte: Corriere della Sera Economia del 28/6 (rubrica a cura di Enrico Marro)

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