lunedì 5 luglio 2010

Dopo l’invio del CV, telefonate. - post dalla rete



Pubblico la lettera del signor Ponzone,

il quale suggerisce dal Blog di Beppe Severgnini a tutti coloro che inviano un curriculum vitae di telefonare in azienda.

E' un suggerimento che non avevo mai preso in considerazione,
però provare non costa nulla vero? Potrebbe funzionare!
Dopo l’invio del CV, telefonate.



Caro Beppe, vivo da 15 anni a Londra e non solo ho assunto molte persone, ma ho anche cercato lavoro in vari periodi del mio percorso professionale. Concordo pienamente sulla difficoltà di trovare lavoro in Italia (senza raccomandazione) e della mancanza di professionalità delle aziende italiane nel rispondere a qualsiasi forma di contatto esterno.
Ma visto che sono cose che sappiamo bene, il toro va preso per le corna: inviare un CV senza fare una telefonata qualche giorno dopo per seguirlo ed assicurarsi che sia stato ricevuto dalla persona giusta, equivale a cestinarlo.
Un CV va sempre inviato ad una persona specifica, idealmente quella con cui si vuole lavorare e questa va individuata con precisione (usate centralino, segretarie, Google, sito web, amici, concorrenti - chi cerca trova). Inviare un CV ad un'azienda senza un nominativo è inutile - lo stesso vale per l'invio al reparto risorse umane, che al massimo smista i CV per i reparti interessati all'assunzione. L'assunzione viene decisa dalla persona per la quale si andrà a lavorare, non dalle risorse umane. E se si vuole ottenere un colloquio, la telefonata è essenziale. Questo insegna l'esperienza in UK. In quanto al ritornare in Italia dopo aver ottenuto un livello manageriale... credo che un'azienda italiana si spaventi un po’, poco abituata alla meritocrazia, poco adatta ad accettare un manager molto giovane rispetto agli standard italiani e con metodi troppo diversi (all'estero ci sarete arrivati prima!) - si teme di scuotere troppo il comodo equilibrio aziendale. Per cui si sceglierà in loco un candidato più malleabile, più facilmente inseribile. Il vantaggio dell'estero rimane spesso sulla carta, ahimé.

Enrico Ponzone

1 commento:

*A* ha detto...

Sono pienamente d'accordo con questo consiglio! I CV inviati a una persona specifica colpiscono più spesso nel segno, visto che - per esperienza professionale - so che gli indirizzi "generici" che le aziende utilizzano per raccogliere i cv non sempre vengono controllati regolarmente e rendono ben più difficile far arrivare la propria esperienza sotto l'occhio del selezionatore!